Continuiamo in Ucraina e torniamo nel Mediterraneo
Sono passati più di 2 mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina e il saldo fino ad ora è tragico: 5,5 milioni di persone costrette a lasciare le proprie case in cerca di rifugio, mentre quelle rimaste intrappolate subiscono attacchi indiscriminati e sono vittime delle atrocità di una guerra devastante.
Noi non potevamo restare inerti di fronte alle sofferenze della popolazione civile e, dall'inizio di marzo, abbiamo attivato le nostre risorse per rispondere immediatamente, in collaborazione con altre organizzazioni della società civile, alla più grande emergenza umanitaria in Europa dalla Seconda Guerra mondiale.
Grazie all'alleanza con l'organizzazione World Central Kitchen, fondata dallo chef spagnolo José Andrés, venerdì scorso il nostro vecchio rimorchiatore Open Arms ha sbarcato 24 tonnellate di cibo in un porto della regione di Odessa, in Ucraina, una zona particolarmente colpita dal conflitto a causa della vicinanza dei combattimenti.
Non è stata un'operazione facile. Abbiamo navigato per giorni attraverso il Mediterraneo, l'Egeo, il Mar Nero, il Mar di Marmara e il Danubio, superando molte avversità tecniche, amministrative e logistiche. Ma alla fine siamo riusciti a portare il cibo alle persone più vulnerabili intrappolate in una delle zone più svantaggiate del paese.
Parallelamente, abbiamo evacuato più di 1.500 rifugiati su 7 diversi voli diretti a Barcellona, Madrid, Roma e Buenos Aires, grazie alla creazione di un corridoio aereo umanitario da Varsavia (Polonia), in collaborazione con l'organizzazione Solidaire. L'ultima evacuazione ha avuto luogo solo una settimana fa con 238 rifugiati a bordo, per lo più anziani e donne con bambini, che, grazie a diverse organizzazioni della società civile, hanno ricevuto un'accoglienza dignitosa. Altri voli sono previsti per le prossime settimane.
Inoltre, dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, abbiamo inviato 29 camion con più di 350 tonnellate di aiuti umanitari per la popolazione civile per contribuire ad alleviare la situazione nel paese.
E continuiamo con il progetto Doctors for Ukraine (doctorsforukraine.org), in alleanza con DKV Seguros, con cui offriamo assistenza medica digitale gratuita alla popolazione colpita dal conflitto in Ucraina.
Non dimentichiamo il Mediterraneo
Anche se tutta l'attenzione mediatica si concentra sull'Europa dell'Est, non dimentichiamo le vittime in altre zone di conflitto e tragedie come quella del Mediterraneo centrale. Una guerra invisibile e spesso taciuta.
Con poche risorse ma molta determinazione, abbiamo finora salvato più di 62.000 persone, ma il mare continua a inghiottire vite innocenti.
Ecco perché, in linea con il nostro impegno di non lasciare nessuna vita alla deriva, stiamo tornando nel Mediterraneo centrale. Domenica il nostro veliero Astral salperà per una missione di osservazione, sorveglianza e denuncia verso la più grande fossa comune del pianeta.
Contiamo su di te per proteggere le loro vite.
Oggi più che mai, abbiamo bisogno del tuo sostegno per continuare a proteggere le vite di coloro che fuggono dalla guerra, dalla persecuzione e dalla povertà. Senza di te, non sarebbe possibile.