Alla deriva nel Mediterraneo o sotto le macerie di un terremoto, le vittime sono sempre le persone più vulnerabili. E noi attiviamo subito le nostre risorse, perché proteggere le loro vite è il nostro impegno.
In una regione martoriata da 12 anni di conflitto, il devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ha causato la morte di oltre 50.000 persone (e il numero purtroppo è in continuo aumento) e decine di migliaia di feriti e senzatetto. Si tratta di uno dei terremoti più violenti nella zona negli ultimi 100 anni, seguito nei giorni successivi da numerose e intense scosse di assestamento e da temperature gelide che hanno reso difficile il salvataggio dei sopravvissuti da sotto le macerie.
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Un team di specialisti
Per fornire una risposta immediata a questa emergenza, abbiamo creato un team di valutazione e analisi (EDAN) del disastro, in collaborazione con la ONG spagnola SAR -NAVARRA (specializzata in disastri ed emergenze internazionali) per svolgere una missione sul campo.
L'aiuto medico e sanitario è fondamentale per curare le migliaia di feriti causati dal terremoto. La direzione medica di tre ospedali in Siria occidentale (Aqrabat Hospital, Atmeh, Charity Hospital e Al Shifaa Hospital), che attualmente lavorano in condizioni molto difficili, aggravate da 12 anni di conflitto, hanno elencato le loro necessità sanitarie più urgenti.
Per questo motivo abbiamo avviato una campagna di raccolta fondi e di alleanza con le reti ospedaliere del territorio spagnolo, per ottenere fondi che saranno interamente destinati a questi centri sanitari, per l’acquisto di dispositivi medici e materiali di consumo e ortopedici.
Grazie alla partnership con Solidaire, in collaborazione con l'Associazione di sostegno al popolo siriano, un primo volo con 23 tonnellate di aiuti umanitari, attrezzature elettromedicali e forniture mediche è atterrato ad Adana, in Turchia, per essere poi trasferito da Sham Al Jair, la nostra controparte in Siria, negli ospedali colpiti da questa missione, nel nord-ovest del Paese.
Alla deriva nel Mediterraneo o sotto le
macerie di un terremoto, le vittime sono
sempre le persone più vulnerabili.
Aiutare adesso e domani
La nostra missione adesso è focalizzata sulla seconda fase dell'emergenza, nella qualei è necessario dare assistenza medica e sanitaria ai feriti e alle persone in stato di vulnerabilità. Le temperature gelide di questo periodo, gli insufficienti aiuti umanitari arrivati finora in alcune zone colpite dal sisma e in aree di difficile accesso a causa del conflitto in corso rendono indispensabile il nostro intervento.
Come nelle altre emergenze, la realizzazione di questa missione è resa possibile dalla collaborazione con altre organizzazioni della società civile.
Siamo sempre lì dove è necessario
Ancora una volta, ribadiamo che la nostra missione principale è proteggere la vita delle persone in condizioni di vulnerabilità, sia in mare che sulla terraferma. Per questo attiviamo le nostre risorse per fornire una risposta immediata a questa catastrofe umanitaria. Lo facciamo con voi e grazie a persone come voi, perché siamo esseri umani e aiutare fa parte della nostra natura.
Abbiamo bisogno di te
Aiutaci a salvare vite nelle zone più colpite dal terremoto in Siria. Il tuo sostegno è fondamentale.