La nave "Open Arms Uno" arriva a Barcellona
Dopo molti mesi, vari ostacoli e numerose difficoltà amministrative, finalmente l’"Open Arms Uno", la nuova nave ammiraglia di Open Arms, è attraccata domenica scorsa 22 maggio nel porto di Barcellona, il suo porto di base, dove nei prossimi giorni saranno ultimati i preparativi prima di salpare per una missione nel Mediterraneo, la più grande fossa comune del pianeta.
L'"Open Arms Uno" è stata progettata appositamente per eseguire operazioni di salvataggio che coinvolgono numerose persone ed è stato ceduta alla nostra organizzazione da Enrique Piñeyro, un filantropo argentino che ha iniziato la sua stretta collaborazione con Open Arms attraverso la ONG Solidaire, da lui diretta, con voli umanitari in India, Mozambico e Ucraina.
Ha una stazza più di 4 volte superiore al vecchio rimorchiatore Open Arms e un ponte di 353 metri quadrati, su cui, in caso di emergenza e evacuazione, può atterrare un elicottero.
La nave trasporterà a bordo 4 imbarcazioni semirigide, dette anche RHIB, e consentirà di alloggiare circa 300 persone, numero che, in caso di emergenza e senza compromettere le condizioni di sicurezza dell'imbarcazione, potrebbe aumentare fino a mille. Dispone inoltre di 31 letti per l'equipaggio e di un ospedale con 26 posti letto.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto
La "Open Arms Uno", una nave preparata per eseguire salvataggi numerosi, ci aiuterà a salvare in sicurezza più persone, a proteggere la vita delle persone vulnerabili e ad adempiere all'obbligo di qualsiasi nave o persona che si imbatta in situazioni di emergenza in mare, come previsto dal diritto del mare e dalle convenzioni internazionali.
Questa nave è anche vostra, di tutti i cittadini che ci sostengono da terra per continuare a proteggere le vite delle persone vulnerabili in mare.
Purtroppo i costi operativi di "Open Arms One" saranno più alti. Per questo, ora più che mai, abbiamo bisogno del vostro supporto e del vostro aiuto per continuare a mantenere il nostro impegno di non lasciare nessuna vita alla deriva.
Per questo motivo, ora più che mai, abbiamo bisogno del vostro sostegno e del vostro aiuto per continuare a rispettare il nostro impegno a non lasciare nessuna vita alla deriva.
Ci aiuti a continuare?
Materiale grafico:
Santi Palacios